Nuovo redditometro 2013, l’accertamento sintetico del reddito che scova gli evasori fiscali grazie alla discrepanza accertata tra reddito dichiarato e accertato, oggetto di chiarimenti con la circolare dell’Agenzia delle entrate n. 24 del 31 luglio 2013. 

 Circolare nuovo redditometro 2013 Da tempo era attesa questa corposa circolare dell’Amministrazione finanziaria sul nuovo redditometro 2013, che fornisce istruzioni sulla selezione, l’attività istruttoria e lo svolgimento del contraddittorio, tutte le spese del contribuente che vengono prese in considerazione per l’accertamento sintetico del reddito 
spese per abitazioni, per medicinali e visite mediche, per trasporti, istruzione, tempo libero, cultura e giochi, per altri beni e servizi e per incrementi patrimoniali. 

La nuova disciplina sul redditometro 2013 stabilisce che: la determinazione sintetica del reddito avviene mediante la presunzione relativa che tutto quanto è stato speso nel periodo d’imposta sia stato finanziato con redditi del periodo medesimo, ferma restando la possibilità per il contribuente di provare che le spese sono state finanziate con altri mezzi,
I dati verranno valutati in base al numero del l nucleo familiare e dell’area territoriale di appartenenza,
 il contribuente è  e significativamente garantito dall’ampia possibilità di fornire eventuali elementi di prova per giustificare lo scostamento tra il reddito dichiarato e la capacità di spesa a lui attribuita, sia prima che dopo l’avvio del procedimento di accertamento con adesione, che deve essere obbligatoriamente attivato, in ossequio alle disposizioni contenute nello Statuto del contribuente; dal reddito complessivo determinato sinteticamente sono deducibili i soli oneri previsti dall’articolo 10 del Testo Unico delle Imposte sui Redditi, di cui al D.P.R. 22 dicembre 1986, n. 917, ferma restando la spettanza delle detrazioni d’imposta. 

Redditometro 2013: le spese oggetto di accertamento Nella suddetta circolare, l’Agenzia ricorda che specifiche analisi hanno permesso di individuare un numero significativo di spese connesse ai diversi aspetti della vita quotidiana, compresa l’acquisizione di beni durevoli, in relazione alla tipologia di nucleo familiare e all’area territoriale di appartenenza. Sono state, in concreto, definite circa cento voci di spesa riconducibili alle seguenti macro categorie: “Consumi generi alimentari, bevande, abbigliamento e calzature“, “Abitazione”, “Combustibili ed energia”, “Mobili, elettrodomestici e servizi per la casa”, “Sanità”, “Trasporti”, “Comunicazioni”, “Istruzione”, “Tempo libero, cultura e giochi”, “Altri beni e servizi” e “Investimenti”. 
Il nuovo strumento accertativo tiene conto, pertanto, della capacità dell’Amministrazione finanziaria di intercettare informazioni relative ad un numero significativo di elementi di spesa dei contribuenti, in quanto presenti in Anagrafe Tributaria, o, comunque, disponibili. 

 Il nuovo metodo di ricostruzione del reddito è improntato ad una maggiore trasparenza e facilità di comprensione; si fonda, infatti, sulle “spese certe” e sulle “spese per elementi certi”, tenendo conto, per tali ultime spese, della tipologia di famiglia del contribuente e dell’area geografica di appartenenza. 

Solo in via residuale e per le spese correnti, in quanto numerose e di importi non significativi, ma frequenti nel corso dell’anno, al fine di evitare ulteriori oneri di conservazione della documentazione da parte del contribuente, si utilizza la corrispondente spesa media ISTAT.


 TESTO DELLA COMUNICAZIONE DELLA AGENZIA DELLE ENTRATE DEL 31 07 2013 LO TROVI SU  Ohttp://www.agenziaentrate.gov.it/wps/portal/entrate/home